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Devitalizzare un dente.

Bentornati anche oggi per conoscere tutti i segreti sulla devitalizzazione. Sentir parlare di devitalizzare un dente ci rende subito agitati, pensando a chissà quale operazione dolorosa. La verità è che non c’è niente di più indolore di una devitalizzazione, operazione che può dare molti benefici. Primo fra tutti evita al paziente di ritrovarsi a ricorrere a un’estrazione del dente infetto. In termini di costi, può superare di poche centinaia di euro quelli di una più semplice otturazione e ciò è dovuto alla complicanza di un intervento più invasivo.

Devitalizzare un dente significa privarlo della polpa dentale che è stata infettata da una carie profonda e che non può essere rimossa con una semplice otturazione. L’intervento viene sempre eseguito sotto anestesia e, di conseguenza, non viene percepito alcun dolore. Dopo aver inserito la diga, il dentista specializzato si occuperà di rimuovere la polpa dentale e altri residui di batteri tramite uno strumento denominato “lima canalare”.

 

Una volta rimossa l’infezione, il dente viene riempito con della resina denominata “guttaperca” mista a cemento e viene applicata un’otturazione provvisoria. Solo in una seduta successiva si potrà procedere con l’incapsulamento o ricostruzione del dente, servendosi, in alcuni casi, di un perno come sostegno. Devitalizzare un dente può risultare scomodo per via del numero di sedute da effettuare, che può essere anche superiore a due in base alla difficoltà di rimozione dell’intera carie.

 

Il costo della devitalizzazione di un dente.

 

Il costo di una devitalizzazione si basa sul livello di gravità della situazione e può andare dai 200 ai 500 euro, ai quali aggiungerci, eventualmente, il prezzo della capsula. I costi dipendono, ovviamente, dalla clinica, ma anche dalla regione d’Italia. In conclusione, conviene consultare diversi dentisti prima di procedere con l’intervento.