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Impianto dentale rigetto.

Certamente, avrete sentito usare il termine rigetto in molti ambiti, specie quelli relativi alla medicina ed agli interventi importanti in ambito chirurgico.

Un lessico che siamo abituati da tempo ad ascoltare e che 'qualcuno' erroneamente ha esteso anche all'implantologia dentale.

Talvolta, viene infatti utilizzata in maniera impropria la parola : 'rigetto' nell'ambito di un nuovo impianto dentale.

Può accadere, seppur in casi ormai molto limitati, in cui 'si perde' l'impianto dentale e ciò, rientra in una casistica ben precisa, anche se fortunatamente assai limitata come numero complessivo di casi in rapporto agli interventi effettuati.

Il rigetto infatti, è una reazione immunitaria del nostro corpo contro un qualcosa di esterno ma nel caso di un impianto in titanio, non si può utilizzare questo termine poiché i titanio è comunque un metallo che non viene riconosciuto come corpo estraneo dal nostro corpo, conseguentemente, è necessario usare un altro termine al posto di 'rigetto'.

I problemi di perdita dell'impianto sono connessi ad alcuni fattori come :

 

tempi non sufficienti nell'ambito del'osteointegrazione;

errori commessi dal dentista nella gestione dell'operazione;

scarso igiene presente nei materiali e nelle attrezzature impiegate;

problemi connessi a patologie già presenti nella bocca del paziente.