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Apparecchi dentali invisibili.

Bentrovati anche oggi a tutti coloro che sono abituati a seguire i nostri video sull’odontoiatria. Questa volta, abbiamo deciso di parlarvi degli apparecchi dentali invisibili, che molti di voi conosceranno come “bite”. Queste mascherine in resina acrilica sono molto utili per curare patologie come il bruxismo, ma anche per nascondere la loro presenza, evitando di sentirsi in imbarazzo come nel caso di un apparecchio mobile o fisso. Scopriamo insieme come sono fatti e a cosa servono esattamente.

 

Apparecchi per denti invisibili. Cosa sono.

 

Gli apparecchi dentali invisibili sono delle mascherine trasparenti che vanno adagiate sui denti, una per arcata, e si chiudono in un “morso” (bite in inglese). Questa tipologia di protesi è molto utilizzata dagli adulti per curare alcuni problemi dentali ed evitare l’utilizzo di un apparecchio che potrebbe rovinare la propria estetica. Gli apparecchi per denti invisibili hanno, però, un compito più importante, aldilà dell’estetica, ed è quello di curare alcune patologie che non possono essere risolte con altri metodi.

L’esempio più lampante, nel caso del bite, è il bruxismo. Si tratta di una malattia che porta la persona affetta a digrignare i denti quando si trova sotto stress. È evidente di come un simile disturbo possa, col tempo, portare ad altri problemi, rovinando lo smalto dentale e compromettendo la fisionomia del viso. È in questi casi che, grazie all’intervento degli apparecchi dentali invisibili, è possibile risolvere il problema.

Se si ritiene di aver bisogno di un bite si può consultare il proprio dentista, il quale provvederà a realizzarne uno su misura in base alla dentatura. Anche se, in alcuni casi, possono risultare costosi, ricordiamoci che grazie agli apparecchi per denti invisibili si possono curare malattie serie e, di conseguenza, ne vale assolutamente la pena!