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Innesto osseo dentale dolore.

Salve, si ritorna oggi a parlare di impianti dentali, in particolare, di quelle situazioni in cui vi sono alcune criticità e bisogna intervenire con interventi maggiormente invasivi al fine di consentire il posizionamento di un impianto dentale funzionale.

Nell'ambito dell'implantologia dentale a volte ci si trova di fronte ad una riduzione ossea e quindi, occorre intervenire per attuare una 'rigenerazione ossea' al fine di effettuare un impianto stabile e corretto.

Quando la quantità di osso è insufficiente, occorre per forza intervenire con questa tecnica.

L'implantologia ha oggi raggiunto standard davvero apprezzabile nell'ambito della tecnica e dei risultati positivi.

La diffusione dei moderni impianti dentali è sempre più ampia e le persone si avvicinano a questo tipo di intervento con sempre maggiore fiducia.

Ovviamente, qualche controindicazione e criticità, c'è pur sempre.

L'innesto osseo è di fatto un trapianto osseo che può essere eterologo (proveniente da terzi cioè) o autologo, ossia, prelevato dalla propria mandibola.

Nel primo caso, le possibilità di problematiche successive sono superiori rispetto ad un prelievo fatto nella propria bocca.

Questa operazione è assai invasiva, come del resto è comprensibile e di conseguenza, il percorso post operatorio lascia la bocca della persona gonfia con evidenti problematiche connesse al dolore che hanno un tempo di guarigione non brevissimo, anche se variabile da persona a persona.

I tempi di guarigione possono durare anche parecchie settimane per alcuni interventi.

L'utilizzo di antidolorifici in questo tipo di intervento è assai ampio e cambia da soggetto a soggetto, in quanto ogni operazione è diversa dall'altra.